giovedì 6 novembre 2014

Quei misteriosi pezzetti Lego sbarcati in Cornovaglia...chi di voi ne ha mai trovato uno?

Oggi ho voglia di raccontarvi una bizzarra storia che ho scoperto, in perfetto stile Ventimila "Lego" sotto i mari (volendo simpaticamente citare Federica Vitale di Nextme.it).
Una storia misteriosa e al contempo surreale; che incuriosisce e che potrebbe rendere inaspettatamente protagonista ciascuno di noi.
Una di quelle storie che, se da un lato ci consentono di viaggiare con la fantasia, dall'altro, non appena scoperte, ci mettono quella inesauribile e morbosa voglia addosso di salire sul primo aereo utile (o di prendere una macchina o un treno, a seconda delle distanze) e di vestire i panni dell'Indiana Jones degli oceanografi di turno.
Una di quelle storie da narrare ai più piccini a mò di ninna nanna, o da condividere con i più grandi, cresciuti a pane&Lego :)

Tutto ebbe inizio nel lontano febbraio 1997, il 13 per l'esattezza, quando, nel pieno di una inarrestabile tempesta, la nave cargo Tokyo Express (diretta verso il Connecticut, USA) fu colpita da un'onda anomala a circa 20 miglia al largo della costa britannica. Il peso del gigantesco "Titanic" da merci fece inclinare lo stesso a tal punto da far irrimediabilmente cadere in mare 62 enormi containers, alcuni dei quali custodivano quasi 5 milioni di pezzetti, omini e mattoncini Lego.

Da allora, le costruzioni più note al mondo hanno abitato gli abissi più profondi dei mari.
Pian piano però molti dei pezzetti più leggeri, ritornati a galla, hanno cominciato a "viaggiare" per il mondo, raggiungendo ciclicamente le spiagge limitrofe della Cornovaglia, del Devonshire, dell'Irlanda, del Galles; c'è chi sostiene di aver avvistato una pinna Lego riconducibile al carico affondato della Tokyo Express persino sulle spiagge dell'Australia!


Tutto questo viene confermato anche dall'oceanografo statunitense Curtis Ebbesmeyer che, dopo aver approfondito negli anni questo mistero firmato Lego, ha studiato le possibili rotte che tutti i pezzetti, gli omini ed i mattoncini hanno potuto compiere sino ad oggi. Tali ricerche hanno condotto l'esperto a ritenere che i Lego naufragati abbiano percorso quasi 100.000 km (pensate, più del doppio della lunghezza dell'Equatore) e per questo potrebbero essere giunti praticamente su ogni spiaggia del pianeta!










Per uno strano scherzo del destino, poi, la gran parte dei pezzetti Lego appartiene a collezioni "marine" del noto marchio danese: rari polipetti neri, introvabili draghi verdi, pinne di tutti i colori, fucili subacquei, sciabole di pirati, salvagenti, alghe marine, bombole da sub. Ma anche tante margheritine gialle e rosse, e scope da streghetta.

Queste alcune delle collezioni (1997) da cui potrebbero provenire i pezzi Lego naufragati
Ad oggi, tra i vari pezzi, si contano:
  • 97.500 bombole da sub;
  • 92.000 sciabole da pirata;
  • 54.000 alghe;
  • 418.000 paia di pinne;
  • 26.600 giubbotti di salvataggio.

E, ovviamente, non sono stati ancora rintracciati tutti!



A scoprire questa vicenda una signora inglese, Tracey Williams, che nel 2010, in vacanza con la sua famiglia, iniziò ad avvistare e collezionare pezzetti Lego spiaggiati sulle coste del South Devon. Fino a decidere, tre anni più tardi e meglio informata sui fatti, di aprire una pagina Facebook dal titolo "Lego Lost At Sea" dove raccogliere e lasciar condividere le scoperte e i ritrovamenti Lego dei più fortunati e appassionati.

I più preziosi e ricercati pezzi da collezione? Senza dubbio il polpo nero e il draghetto verde, rinominato dalla signora Tracey il "Santo Graal dei collezionisti".


Seppure la curiosità della vicenda non deve distrarre dal gravissimo impatto ambientale che i 5 milioni di pezzetti di plastica dispersi nei mari del mondo hanno provocato, provocano e provocheranno senz'altro, credo che sia venuta un pò a tutti la voglia di raggiungere le coste britanniche, irlandesi o direttamente le proprie per veder spiaggiare una pinna, una margheritina o, meglio ancora, uno dei rarissimi draghetti verdi della Lego...non è così?

Le vostre collezioni di vetrini di mare e conchiglie multiformi si arricchiranno decisamente di colore!!
E' ufficialmente aperta la caccia al tesoro quindi!

Chi troverà mai il bauletto Lego con le monetine d'oro?? :)



Tutte (o quasi tutte) le foto presenti in questo articolo sono prese dalla pagina Facebook Lego Lost At Sea

4 commenti:

  1. Che storia!!!
    Ti sto facendo pubblicità brava :))
    Silvia

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  2. Silvia!!! Ma quanto sei dolce??? :) Grazie mille!!! Andrai anche tu alla ricerca di un pezzetto Lego?? :)

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  3. ahahaha :-) non sapevo di questa "incredibile" storia :-) Forte!!!

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